Politica


Il direttore del quotidiano pontino ” Il territorio “, Lidano GRASSUCCI, dice in una nota che pubblicherà domani sul suo giornale……. “noi giornalisti dovremmo oggi avere vergogna”…e continua…

Non vogliamo vedere, il tragitto da casa a scuola di nostro figlio, da casa al supermercato deve essere pulito. L’acqua dal rubinetto deve uscire, come? Non ci interessa, non ci riguarda. Non è cosa che ci possa turbare. Se qualcuno ci dice: ma guardate che far venire l’acqua a casa costa? Sicuramente è un servo di qualche potere occulto. Se qualcuno dice: guardate che è eccezionale che da 70 anni da queste parti camini per strada e nessuno ti bombarda, che per farlo abbiamo messo guardie prima ai confini orientali, ora in Afganistan? Sicuramente è un cretino. Perché per noi, qui, è tutto scontato. Tanto scontato che mentre i nostri soldati, e quelli occidentali, “mangiavano sabbia”, noi raccontavamo dell’appartamento a Montecarlo di Fini. Mentre le bambine afgane non hanno diritto a leggere e scrivere, noi ci occupiamo e cin infiammiamo su come fa l’amore un cantante. Non vogliamo vedere che per avere la fettina dentro la vaschetta sul bancone della coop c’è qualcuno che ha ucciso il vitello. La gastronomia italiana è fica, ma non raccontiamo di come muore il maiale, pensiamo che il nostro salame di felino sia nato salame, e non morto maiale.

Noi giornalisti dovremmo oggi avere vergogna, vergogna grande: abbiamo parlato di stupidaggini mentre  i nostri soldati facevano la guerra sul serio. Ma non si puo’ dire guerra, facevano la pace. La guerra è come quello che uccide il maiale, il vitello è lavoro sporco. La fettina la cura Vissani, il macellaio non è altrettanto presentabile. Ma se la fettina è sullo scaffale è perché qualcuno ha fatto il lavoro sporco. Se il viaggio da casa al supermercato, da casa a scuola è senza pericoli qualcuno il lavoro sporco lo deve fare. Se le nostre figlie ridono, studiano, si costruiscono il loro domani e decidono di vestirsi e non di nascondersi non è cosa scontata, al mondo c’è chi non ama ridere e non ama il sorriso degli altri.

Sono morti 4 soldati italiani, altri 30 erano morti prima. Ora ci interroghiamo perché? Ma quando lavoravano per noi li abbiamo lasciati soli, quasi ci siamo vergognati di loro. Dice: ma perché morire per l’Afganistan? E’ lontano, è un altro mondo. Negli anni ’30 i ragazzi d’Europa dicevano che era stupido morire per Danzica, poi quelli che volevano Danzica arrivarono a Parigi, a Londra, a Mosca. I mostri non amano la pace, i mostri odiano e vanno fermati. Le bombe sugli aerei italiani? Non capisco perché no, in guerra bisogna combattere non c’è spazio per l’ipocrisia.

Estremo Centro Lazio – Concordo nel pensiero del direttore Grasucci, in Italia ci ricordiamo dei soldati solo quanto vediamo una bara avvolta dal tricolore rientrare in Italia. Voglio ricordare al popolo italiano che abbiamo un esercito formato da padri, figli e nipoti, che portano alto l’amore verso la patria. Sono testimone del buon operato all’estero, sono un militare anch’io da 13 anni, sono stato in Bosnia e in Albania. Domani ci sono i funerali dei miei colleghi, dedichiamo un attimo della nostra giornata pensando a questi giovani, bravi militari…………………….GRANDI UOMINI!

Alessandro NICOLETTI

 

Queste la ferma intezione del PD-FLI-UDC-MPA-API e con qualche distinguo anche  l’ IDV….ma PDL e Lega ” nun ce vonno stà”.
L’ Italia è ad un bivio di rinascita o di morte e andare avanti con la politica degli inciuci, delle ripicche, dei personalismi e dei Ministri Nominati, dei premi di maggioranza, degli sbarramenti strozzati, o meglio come dice Casini (UDC)  “Che cinque persone designino mille parlamentari e che chi ha alle urne il 30% prenda il 51% dei seggi” e tutto grazie alla Legge “Porcellum” di Calderoli (Lega). Ma proprio oggi una lieta novella, pare che la maggioranza si sia riappacificata con la riconferma di tutti i presidenti delle commissioni parlamentari e che  viaggi a tre gambe: PDL, Lega, Fli. Allora perchè Bossi alla tavola romana imbandita, in suo onore, dal sindaco Alemanno a base di polenta, pajata, coda alla vaccinara, ha parlato di un ritorno alle urne in primavera? Aria  di crisi di Governo? Può darsi….,loro sanno… ma prima, onde evitare ricadute di sistema, il Popolo Italiano chiede a gran voce la “RIFORMA ELETTORALE” perchè il Porcellum di Calderoli ha fatto già tanti danni e il bipolarsimo ancor di più…. Sembra che sia arrivato il momento, infatti ieri,  sotto buoni auspici, nella sede Romana di Fare Futuro, Fini ha tenuto a battesimo la sua nuova creatura, il Movimento, prossimo partito – Futuro e Libertà. Trentaquattro deputati, dieci senatori ed altri europarlamentari si sono ritrovati per dare il via al nuovo soggetto con a capo Gianfranco Fini. Infatti, quest’ ultimo soggetto politico, costola del PDL, UDC, PD, IDV, API, MPA stanno valutando attentamente di ricercare un’ intesa che permetta al Popolo Italiano, scippato del diritto democratico della scelta della rappresentanza parlamentare e pare che siano pressochè d’ accordo. La proposta avanzata dall’ On.le Casini (UDC) nella conferenza deicapi gruppo, è stata recepita e questo  è un fatto politicamente rilevante perchè che ha fatto formare una maggioranza diversa e trasversale che dimostra che la legge elettorale è necessaria e che un’altra maggioranza è possibile. Questa maggioranza ora c’ è, la proposta c’ è… cosa manca per la disamina nelle varie commissioni e l’ iter burocratico Parlamentare?  Sembra che il regolamento parli di un accordo tra la Seconda e Terza carica dello Stato ovvero tra Schifani e Fini, visto che è incardinata al Senato dallo scorso settembre. Insomma sbloccatela e vedete quello che dovete fare, perchè i tempi stringono e l’ Italia deve Risorgere. Isomma avviate questa benedetta riforma elettorale che del “Porcellum” non se ne può più. Ridatemi il diritto di scegliere chi deve essere il mio rappresentante al Parlamento.

RICEVO E PUBBLICO ARTICOLO DI ANNA MARIA ROSSINI.

e subito…. perchè sono stanca di questo parlamento di nominati arraffazzonati, poltronistici per non dire altre cose poco pulite

e se sono stanca io, che a pazienza ne ho da vendere, figuriamoci il resto degli italiani impazienti !!!!!!
C’ è disgusto e sconcerto per per tutto quanto sta avvenendo a livello politico nazionale, assistiamo, inermi, ad uno spettacolo vergognoso nel quale gli interessi personali, le vendette e i ricatti e ingiurie in Parlamento offrono un quadro desolante della politica”.- Aria Fresca e pulita occorre… non stantia e  viziata che fa ammalare e morire.  Fini  ha fatto la sua bella video conferenza di discolpa, Di Pietro, come è nel suo stile e con il verbo da accademia della crusca, la sua bella piazzata parlamentare, a dir la verità poco onorevole, trasformisti dell’ ultima ora saltano di quà e di là ,e Berlusconi ha incassato in un certo qual modo,  la fiducia. Governo salvo grazie soprattutto a Fli e Mpa ….e ora?
Al lavoro cari Parlamentari, perchè siete strapagati, e siete strapagati non per rislvere le vostre beghe personali, bensì per LEGIFERARE e nella ripresa di questa nobile arte dell’ istituto dell’ emanazione delle leggi, pensate anche alla modifica di quella aberrante “Legge Porcellum” di Calderoli perchè voglio scegliere Io chi mi deve rappresentare e non i Segretari di Partito che lo fanno con metodi poco chiari e sulla base dei loro criteri. Intanto, come se mi leggesse nel pensiero, il mio rappresentante, Il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, ha chiesto al presidente della Camera, Gianfranco Fini, nel corso della conferenza dei capigruppo di oggi, di sollecitare l’inserimento nel calendario della commissione Affari Costituzionali tutte le proposte di legge di modifica del sistema elettorale.  Alla richiesta di Casini si è associato il Pd con Dario Franceschini. La terza carica dello Stato ha preso atto.
Ricevo e pubblico da ANNA MARIA ROSSINI

La sentenza del TAR del Lazio che riporta il numero dei consiglieri da 73 a 70, togliendo 3 alla maggioranza,  di fatto consegna nelle mani dei 6 consiglieri dell’udc la sopravvivenza dell’attuale maggioranza alla Regione, ma ciò non sarà un problema perchè se sarà rispettato il programma condiviso con l’udc, la Polverini avrà largo appoggio e serenità per governare. Serenità che la neo governatrice ancora non può far vedere, perchè, legate alla sentenza del TAR, ci potrebbero essere una serie di ricorsi, infatti tutti gli atti votati fino ad oggi dal Consiglio regionale, potrebbero essere impugnati per l’invalidazione, perchè votati da persone (i 3 consiglieri esclusi dal TAR) che non nè avevano il diritto. Ancora più grandi i problemi politici, la spartizione delle poltrone, centinaia, erano avvenute in base alla rappresentativitàdelle liste in Consiglio regionale: ora quei equilibri sono saltati, causando e probabilmente avverrà un rimescolamento di alcune cariche,presidenze e membri di commissioni e anche assessorati e poi a cascata società regionali, dirigenti ASL, commissari parchi regionali ecc…Poi c’è l’attesa della sentenza al TAR che ci sarà nel mese di ottobre, l’esponente di Futuro e Libertà Fabio Desideri reclama giustizia nei suoi confronti, escluso dalle elezioni regionali con tutta la sua lista (allora PDL) per la questione nota. Quindi si prevede nei prossimi mesi, tra i consiglieri, una serie di scontri e di probabili ricorsi al TAR. L’UDC manterrà la sua posizione di coerenza e fedeltà fino alla fine, il programma per i prossimi 5 anni c’è ed è condiviso, questo per dire e far mettere a tacere chi ci sta considerando opportunisti.

Prende il via domani la prima festa regionale dell’Udc del Lazio. Una festa fortemente voluta dai vertici del partito laziale ma anche da tanti sostenitori, elettori, iscritti e cittadini vicini al partito e al progetto, ‘Verso il Partito della Nazione’, portato avanti con grande lungimiranza dal leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini che interverra’ all’evento domenica alle 12 intervistato dal giornalista televisivo Rai, PietroPasquetti”. E’ quanto scrive, in una nota, l’ufficio stampa del vicepresidente della Regione Lazio Luciano Ciocchetti. La tre giorni politica sara’ aperta dal segretario nazionale Lorenzo Cesa e Luciano Ciocchetti. Interverranno alla festa regionale anche il presidente del coordinamento Udc AnnaTeresa Formisano, coordinatore Mario Falconi, capogruppo in Regione Francesco Carducci, l’assessore Aldo Forte, Armando Dionisi, Enzo Carra, Rodolfo Gigli, Pietro Sbardella, Roberto Carlino, e vice presidente del Consiglio Raffaele D’Ambrosio, Alessandro Onorato, Simone Gargano e Franco Cioffarelli. Nei giorni successivi si alterneranno dibattiti politici e tavole rotonde che vedranno coinvolti esperti di settore eautorita’. Sara’ anche il momento per avviare la fase di tesseramento; all’interno del villaggio verra’ allestito uno stand dedicato. “Con soddisfazione ed entusiasmo – dichiara Ciocchetti – questa prima festa regionale, organizzata da Mario Sbardella a cui voglio rivolgere un mio personale ringraziamento, sara’ impreziosita dalla partecipazione delle piu’ alte cariche politiche del nostro territorio: il Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, Il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Proprio nel recente appuntamento di Chianciano ho ribadito quanto valore stia assumendo il progetto politico del ‘Partito della Nazione’. L’Udc non sta lavorando alla costruzione di un terzo polo, ma di un nuovo partito. Dopo Chianciano questa tre giorni di festa dell’Udc del Lazio, ci spinge a proseguire con forza nell’operazione di cambiare la politica italiana. Noi dell’Udc, pur conservando fermamente le nostre radici legate all’identita’ cristiana, stiamo lavorando anche nel Lazio – conclude Ciocchetti – ad una grande rivoluzione politica.

Il blog Estremo Centro Lazio sarà presente e sarà lieto di salutare gli amici del web.

L’articolo 122 della Costituzione stabilisce l’incompatibilità tra la carica di parlamentare e quelle di consigliere,assessore o presidente degli enti locali(consigliere,assessore,presidente). La legge stabilisce la possibilità del doppio incarico per coloro che hanno incarichi in comuni sotto i 15.000 abitanti. La ratio di questa legge è la medesima : comuni di piccole dimensioni non recano molto lavoro. Ecco però cosa sono venuto a sapere sul sito del Messaggero di qualche mese fa(Marzo). I casi dei doppi incarichi stanno diventando un vero buco nero della Seconda Repubblica. Ai tempi della Prima questa pratica non era neppure concepibile. Dal 2002 invece il Parlamento ha modificato un’antica prassi, consentendo a deputati e senatori già in carica di mantenere il doppio incarico se vengono successivamente eletti sindaci o presidenti di Provincia. La prima decisione fu presa a favore di Diego Cammarata, deputato di Forza Italia e sindaco di Palermo. L’opposizione di centrosinistra protestò. E tuttora contesta la prassi votando contro in giunta. Ma la pratica della doppia-poltrona si è intanto diffusa. Quattordici deputati – tutti del centro-destra – sono anche sindaci o presidenti provinciali (aggirando una norma che molti giuristi giudicano esplicita nel senso dell’incompatibilità). Si tratta dei sindaci Adriano Paroli (Lega, Brescia), Giulio Marini (Pdl, Viterbo), Marco Zacchera (Pdl, Verbania), Nicolò Cristaldi (Pdl, Mazara del Vallo), Luciano Dussin (Lega, Castelfranco Veneto) e dei presidenti di Provincia Maria Teresa Armosino (Pdl, Asti), Luigi Cesaro (Pdl, Napoli), Edmondo Cirielli (Pdl, Salerno), Antonello Iannarilli (Pdl, Frosinone), Daniele Molgora (Lega, Brescia), Antonio Pepe (Pdl, Foggia), Ettore Pirovano (Lega, Bergamo), Roberto Simonetti (Lega, Biella), Domenico Zinzi (Udc, Caserta). Ma ci sono anche tre sindaci-senatori: Mario Stancanelli (Pdl, Catania), Antonio Azzolini (Pdl, Molfetta), Vincenzo Nespoli (Pdl, Afragola). C’è un senatore-presidente di Provincia: Cosimo Sibilia (Pdl Avellino).Vice-sindaco e senatore Mauro Cutrufo (Pdl, Roma). L’Onorevole Rixi è anche consigliere della regione Liguria in quota lega Nord. La legge si interpreta secondo questa ratio folle : Se sei Parlamentare non puoi diventare consigliere,assessore ecc… mentre se fai il percorso inverso si. In definitiva dipende solo da che parte arriva la poltrona dorata. Ma questa è serietà? La lega e il pdl combattono giustamente l’assenteismo e poi cumulano incarichi su incarichi? Nessuno ha il dono dell’ibiguità…in una delle due poltrone mancherà sicuramente.

La festa del partito ha avuto una cornice splendida: il borgo medievale di Chianciano Teme in provincia di Siena si è svolta dal 10 al 12 Settembre. Il primo giorno si è svolto un vero e proprio forum di formazione per i giovani accorsi numerosi da tutta Italia per essere partecipi in un momento così delicato della vita politica ed economico-sociale del paese. Gli altri due sono stati oggetto di dibattiti con il mondo delle istituzioni. Questi giovani con idee diverse su vari temi ma concordi su uno principale:la fine di una politica fatta di risse e di insulti, di delegittimazione dell’avversario sempre più visto come un nemico da calpestare. L a Democrazia Cristiana,a cui questo partito si ispira, cercò infatti di includere i partiti che avevano un’origine massimalista alla vita democratica(lo fece col psi nel 1963 includendolo nel governo e contribuì alla costituzionalizzazione del pci negli anni 70 culminata con la solidarietà nazionale). In definitiva fallì solo con i neofascisti dell’msi che entrarono nella vita democratica nel 1994. Oggi si dicono tutti liberali,negli anni ottanta si dicevano tutti socialisti ha detto il Professor Pezzimenti spiegandoci i veri significati di questi e di altri concetti. Il filosofo Cacciari sostiene che non esistono più le categorie di destra e di sinistra in un mondo globalizzato e post-ideologico. Lo dovrebbe sapere l’onorevole Cicchitto ex socialista ed attualmente Presidente dei deputati del Popolo della Libertà e lo dovrebbe sapere il governo nel quale sono presenti più socialisti (Frattini,Sacconi,Brunetta ed altri) di quanti ce ne fossero nei governi Craxi,per non parlare dell’ex comunista Bondi.
Io credo che abbia ragione il filosofo supportato anche dai fatti che ho citato e che oggi esista solamente chi vuole il bene del proprio paese e chi al contrario cerca solamente il proprio bene personale. In un momento di crisi forte come questa tutti dovrebbero collaborare per uscirne invece di minacciare elezioni anticipate guardare i sondaggi e fare marcia indietro per convenienza politica. Il Professor Valente ci ha illustrato le tendenze inarrestabili della comunicazione telematica che confermano come la società stia cambiando velocemente in modo anarchico e che la politica non voglia accorgersene ancorandosi a certi concetti (regionalismo,campanilismo,destra,sinistra, clericalismo, comunismo,) ormai superati da decenni. Ho avuto il piacere di constatare come questo partito abbia dato l’opportunità ai giovani di intervenire,di partecipare e come lo stesso leader Casini,, sia “assetato” di domande giovanili a cui poter rispondere. L’Unione di Centro ha iniziato a dialogare attraverso il web e ci sta riuscendo molto bene se è vero come è vero che in tanti come me grazie al web sono potuti essere presenti a Chianciano. Questo non è accaduto ad altre feste soprattutto di quei partiti che credendo nell’identificazione totale tra il popolo e la leadership in modo conseguente non curano il dialogo ed anzi sopprimono il dissenso interno. Un partito che ha invitato esponenti di altri partiti, di istituzioni al contrario di altri che invitano solo se stessi avendo assorbito talmente bene questo meccanismo dalla legge elettorale dei nominati e degli autonominati credendosi unti dal signore. L’UDC ha ripetuto con forza di voler cambiare questa legge elettorale che sciaguratamente votò a fine legislatura nel 2005 dimostrando di aver compreso l’errore e denunciandolo cosa assai rara in un mondo come quello politico formato da depositari della verità e della perfezione assoluta. Ci è stato spiegato che in tutti i sistemi bipolari europei gli schieramenti tentano di convincere gli elettori di centro essendo tipica di questi sistemi la tendenza centripeta. Nel nostro bipolarismo malato invece vi è una tendenza centrifuga poiché i due partiti principali tendono a estremizzarsi cercando di non perdere troppi voti a scapito dei propri alleati populisti e massimalisti. Inoltre ci è stato confidato che un partito che viene creato su un predellino non può durare a lungo. Fini cofondatore del pdl ha subito un espulsione degna del pci degli anni 60, il co-fondatore del pd Rutelli ha scelto di uscire dal partito. In questo bipolarismo il problema della lega è serio ed io non credo che il federalismo che ha in mente sia equo e solidale. Un federalismo serio sarebbe una ricchezza ma non penso che abbiamo le risorse necessarie per attuarlo. Il Ministro Tremonti non pensi che crediamo che costi zero visto che non presenta il conto. Riforme a costo zero non ce ne sono,le riforme(quando sono fatte bene) prevedono nel medio-lungo periodo risparmi mentre nel breve prevedono dei costi,sennò si chiamano TAGLI INDISCRIMATI come quelli attuati sulla ricerca,sull’università e sulla scuola da questo governo:tagli sul futuro. Un partito come la lega capace di fare il ribaltone nel 1994,di dichiarare l’indipendenza nel 1997,di dare del mafioso a Berlusconi sulla Padania, di tornare con Berlusconi nel 2000,che mischia matrimoni celtici,inni al Dio Po, cristianesimo ostentato a comodo,che arraffa nelle banche del nord e che tutela gli allevatori che non hanno rispettato le regole non mi convince. L’insulto gratuito a Casini e la mancanza di rispetto verso Fini sono significativi. Il Presidente Formigoni e l’onorevole La Loggia non mi hanno convinto su questo tema. Nel dibattito si è discusso de i vari sistemi elettorali che però avendo già studiato all’università conoscevo e su cui avevo una precisa idea. Io sono per i collegi uninominali che coniugano il necessario rapporto oggi assente dei rappresentanti con i cittadini ed un’ottima governabilità. In seconda battuta il sistema misto tedesco(uninominale corretto dal proporzionale) potrebbe essere un compromesso valido visto che non penso che copiare i tedeschi voglia dire essere dei bimbi. L’Onorevole Bocchino ha fatto un intervento interessante parlando non di un terzo polo ma di un nuovo polo di centro-destra sul modello del ppe che potrebbe crearsi in caso di elezioni ricordando che nel 1994 sul palco vi erano cinque leader (Berlusconi(FI), Fini(AN), Bossi(LN), Casini(CCD), Buttiglione (CDU)) e che oggi potrebbero rimanere solo in due. L’errore non è il bipolarismo che è presente in quasi tutti i paesi bensì QUESTO bipolarismo centrifugo dominato dagli estremi lega e idv. Però ho anche incontrato la mancanza di energia,sperando di sbagliare,per compiere quel salto di qualità necessario per adattarsi ai nostri giorni. Un partito se fosse soltanto nostalgico degli anni che furono e della grandezza ormai conclusa della balena bianca non può guidare il paese nel futuro. Io credo che il simbolo dello scudo-crociato non debba essere ostentato per qualche punto percentuale ma che possa trovarsi dentro il corpo e lo spirito di tutti i cattolici. Io proporrei una colomba su sfondo tricolore che voli verso il cielo d’Europa. Bisogna essere colombe pronte però a diventare falchi quando si tratta di difendere il Capo dello Stato troppe volte tirato per la giacca da una parte e dell’altra e per difendere la nostra UNICA costituzione SCRITTA ovvero quella del 1948. La Costituzione non è un totem se è vero come è vero che prevede anche modifiche per renderla più attuale ma se non si modificano bisogna rispettare quella in vigore. Qualche proposta :riduzione del numero dei parlamentari a 500 deputati e 250 senatori,abolizione delle province,senato federale con conseguente fine del bicameralismo perfetto,possibilità di diventare parlamentari a 18 anni. La Democrazia Cristiana, anzi la Signora Democrazia Cristiana, è stata uccisa prima dalla storia e poi dalle odiosi tangenti ma che forse come QUALCUNO disse nel 1994 i democristiani non moriranno mai. Quel qualcuno che giustamente afferma che le proprie figlie non hanno mai visto lo scudo-crociato sulle schede elettorali. Io penso che” non di solo scudo viva un partito”, che non ci si possa soltanto difendere ma che come afferma un vecchio proverbio “la miglior difesa è l’attacco” perché la politica è anche conquista ed il mantenimento del potere senza i quali non si è legittimati a lavorare per il fondamento della politica stessa cioè il bene comune. Senza i numeri non si governa! I veri cristiani,inoltre, non schiacciano le minoranze. Il partito popolare è basato sulla DIGNITA’ DELLA PERSONA UMANA. La legge DEVE permettere ad un uomo e a una donna omosessuali di andare a trovare il proprio partner su un letto di ospedale in coma senza avere l’autorizzazione della “presunta famiglia” che magari per questa sua condizione non l’ha mai accettato a causa di una società che ridicolizza la propria condizione. Abbiamo visto tanti presunti cristiani difensori della famiglia essere pizzicati in serate lussuriose e viziose. Inoltre dare la possibilità dal punto di vista economico di poter ereditare i beni del compagno o compagna invece di consegnarli per legge a parenti lontani considerando che un omosessuale non ha ne congiunto e ne figli. Io credo nella famiglia,in questo regalo divino,vorrei diventare padre e marito di una donna che mi ami senza considerarmi superiore a nessuno e senza essere privilegiato da chi la pensa diversamente da me. Sono convinto della necessità di un quoziente familiare(più figli meno tasse) per un paese che sta invecchiando da tanti anni. Inoltre sono convinto della necessità di alleanza con tutte quelle forze democratiche che combattono il populismo e la logica del padrone. Vorrei finire con un tema fondamentale che è stato al centro del dibattito:la legalità. Io ho approvato la scelta del partito sulle intercettazioni(una vera e propria legge bavaglio), il voto contrario sullo scudo fiscale ma non la scelta di candidare condannati in Parlamento. Mi è dispiaciuta la posizione dell’udc Siciliana che sostiene che si è sbagliato sia con le intercettazioni sia con Caliendo e che paventa un ritorno con Berlusconi. Mi auguro che quello che leggo sui giornali riguardo la presunta campagna acquisti non sia vero poiché l’abbraccio di Berlusconi è politicamente mortale(basta chiedere a Fini tradito da tantissimi ex an che hanno scelto l’indubbio fascino avvolgente di Berlusconi). Io sono un garantista che non confonde il garantismo con l’impunità. In tutti i paesi europei quando si è indagati ci si dimette,si dimostra di essere innocenti alla magistratura e si ritorna a fare politica ristorati anche da un risarcimento danni e dalla serietà dimostrata ai cittadini. Io credo che bisogna dimettersi quando si è condannati soprattutto per reati odiosi(mafia,corruzione,reati contro la pubblica amministrazione, terrorismo, concussione) fin dal primo grado senza però distruzioni mediatiche delle persone che devono confidare nella propria onestà e nella propria coscienza. Una seria riforma della giustizia servirebbe al paese ma come ci ha detto il Procuratore Grasso non è il “processo breve” del governo che serve a garantire l’impunità dei soliti noti facendo saltare migliaia di processi comuni. Il legittimo impedimento ,non allargato ai Ministri, è un rospo che dobbiamo ingoiare per non creare l’alibi a Berlusconi di non governare per colpa di un presunto complotto dei giudici “comunisti” da cui è ossessionato,ma non bisogna ingoiare nessun tipo di amnistia,di ammazza processi e di “prescrizioni veloci”. L’eroe è Borsellino di cui si dice votasse msi e che apparteneva a quella destra legalitaria che combatte la criminalità,l’eroe è Don Puglisi che non credo fosse comunista mentre Mangano è un mafioso. Ma davvero è così difficile trovare in tutta Italia 945 persone senza condanne a carico e competenti da candidare in Parlamento? Per non parlare delle regioni o gli enti locali dove per citare la Calabria 35 su 50 consiglieri regionali sono o indagati o patteggiati o condannati. L’appello dell’onorevole Casini sulla Calabria ha in me un sostenitore. Dov’ è il decreto anti-corruzione che come ha dichiarato Fini a Mirabello è stato sbandierato in primavera in vista delle regionali e poi sepolto? L’articolo 27 afferma che fino al terzo grado non si è colpevoli in via definitiva ma si è colpevoli momentaneamente. Non credo che la legalità sia di destra o di sinistra ma è un bene assoluto in cui credere e difendere perché tanta gente di sinistra e tanta gente di destra anche recentemente ha sacrificato la propria vita. La politica così darebbe l’idea di non essere soltanto caccia alle poltrone. Ringrazio di cuore gli amici dell’udc per questa opportunità.

Andrea Ugolini

Ricevo e pubblico articolo di Anna Maria ROSSINI.

i consiglieri più il Presidente Polverini – intanto l’UDC attende la decisione favorevole per il Ciociaro Fabio Forte.

 
Il Tar del Lazio, con un dispositivo di immediata esecuzione ed  in accogliemto delle doglianze del PD e del Movimento Difesa del Cittadino,   ha annullato il provvedimento del Ministero dell’Interno del 30 marzo e del 15 aprile scorsi che aveva  attribuito tre seggi in più al centrodestra nelle circoscrizioni di Frosinone, Latina e Viterbo. Secondo tale decisione, devono lasciare la poltrona della Pisana il capogruppo e il componente della Lista Polverini Enzo Di Stefano (Prov. Frosinone),  Gianfranco Sciscione (Latina ) e il pidiellino  Giancarlo Gabbianelli (Viterbo), salvo reintegro per susseguente appello  al Consiglio di Stato, coronato da accoglimento. Il centrodestra del consiglio regionale, in conseguenza della sentenza  scende, al momento, da 38 a 35 consiglieri per cui diventano determinanti i sei rappresentanti dell’Udc. In ottobre, sempre il Tar del Lazio, dovrà esprimersi anche sul ricorso presentato dal Sindaco di Arpino e primo dei non eletti dell’ UDC Ciociara con i suoi circa 9000 voti, per il reclamo del 5° seggio per la Provincia di Frosinone , sottratto a suo dire dall’accentratrice “Roma”. Quindi richiede una redistribuzione equa dei seggi per la Cenerentola Frosinone. Oggi, tale sentenza, sottodimensiona i consiglieri della lista della presidente e stravolge l’assetto che aveva dato con i 73 elementi al Consiglio regionale. Quindi tutto da rifare, ripensare al riposizionamento delle Commissioni, risistemare il puzzle degli incarichi. E se ad ottobre il tribunale amministrativo accogliesse anche le ragioni del Sindaco di Arpino dell’ UDC, Fabio Forte, qli equilibri come si espliciteranno? Intanto auspico una decisione favorevole all’ amico Fabio Forte, sia perchè ci sarebbe un giusto riconoscimento per il lavoro svolto e un premio meritato per i suoi valoriali 9000 voti e poi, sono sicura che la compagine dell’ UDC eletta, rafforzata da Fabio Forte, procederà in modo più spedito con il proprio contributo fattivo al risanamento ed al rilancio economio e sociale della Regione Lazio.  

Il primo “Laboratorio delle idee” è alle porte. Sarà un’occasione di confronto in nome di una responsabilità nazionale che  deve continuare a contraddistinguere la nostra azione politica.

Parteciperanno rappresentanti delle istituzioni, giuristi, imprenditori, politici. Ma mi auguro che i veri protagonisti di Chianciano siate voi partecipanti.

Il programma sarà davvero ricchissimo. Sabato mattina  un appuntamento a cui tengo molto, l’incontro aperto EstremoCentroCamp “Per una politica migliore anche attraverso il contributo dei media digitali” (al quale è già possibile iscriversi). La rete ha in sé un enorme valore di libertà, accorcia le distanze, sempre, anche in politica. Per questo ho voluto arricchire il nostro laboratorio con un momento di dialogo fra blogger, parlamentari Udc e tutti coloro che ci seguono in rete. Collegandovi al mio blog potrete aggiornarvi minuto per minuto sugli eventi di  Chianciano: una diretta video permetterà di seguire, da venerdì a domenica, tutti i lavori, mentre la redazione proporrà nuovi post e video interviste, oltre ad un servizio di live-twitting.

Il Partito della Nazione lo costruiamo assieme. Vi aspetto!

Pier Ferdinando

L’ex capo di AN conta ancora nel PDL: simbolo, soldi, e poltrone dipendono pure da lui, e nessuno lo dice. Senza il consenso di Fini, il Popolo Della Libertà è imbrigliato su vari aspetti essenziali: presentazione delle liste, ripartizioni dei rimborsi elettorali, (bottino di 335 milioni di euro tra politiche del 2008, europee 2009 e regionali 2010) utilizzo del simbolo (che sparirà con il divorzio), scioglimento del partito, che in realtà è una associazione con scadenza nel 2014. L’ attuale rottura politica nel PDL non nasce oggi ma proprio nella forma in cui è stato scritto il regolamento interno. La prima crepa è già a monte, contenuta nella sesta norma transitoria dello statuto del PDL che recita cosi: “Fino al secondo congresso nazionale del Popolo Della Libertà, valgono in materia di presenza negli Organi di partito e nelle candidature, i criteri specificatamente individuati nell’atto notarile del 27 febbraio 2008, costituito dalla associazione – Popolo Della Libertà – “. Finora, di quel congresso neanche l’ombra. Poi c’è la norma transitoria che rimanda al criterio di spartizione per il 70% agli ex Forza Italia e il 30% agli ex Alleanza Nazionale per tutte le poltrone ( in tutti i territori nazionale: regioni, provincie e comuni) e soprattutto per i rimborsi elettorali. Per quanto riguarda le poltrone gli ex AN potrebbero in alcuni comuni perdere il loro potere di una volta ma sono sempre loro, i finiani, ad avere il coltello dalla parte del manico. Infatti l’associazione può essere sciolta anticipatamente solo con il consenso unanime dei suoi 10 fondatori (7 – FI e 3 – AN), per questo a Berlusconi, conviene andare al divorzio consensuale il più rapidamente possibile. Sembra proprio, l’astuzia politica di Fini, dimostratasi superiore.

Chi sono i 10 soci dell’Associazione PDL?

Sempre con il criterio 70 – 30, entrambe i leader hanno scelto le persone piu fidate.

Per Forza Italia

Berlusconi Silvio  – Crimi Rocco – Verdini Denis – Bondi Sandro – Giacomoni Sestino – Brambilla Maria Marinella.

Per Alleanza Nazionale

Fini Gianfranco – Marino Rita – Caruso Antonino.


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